Il sensore DX (quindi APS-C) è da 20,9 MP e si abbina al processore Expeed 6 e la raffica è di 11 fps: questi sono i maggiori punti di contatto con la Z50, ma poi la Z fc prende una strada tutta sua per la presenza delle ghiere sulla parte superiore del telaio in lega di magnesio e anche per lo schermo LCD da 3” e 1.04 milioni di punti completamente orientabile in tutte le direzioni.

Le ghiere in alluminio fresato si dividono ISO, tempi di scatto e gestione dell’esposizione, con anche un piccolo schermo che indica l’apertura del diaframma e, un po’ più nascosto, c’è pure il selettore PASM. Le ghiere di primo acchito possono sembrare “vecchie”, ma è il modo più rapido e manuale di poter controllare totalmente i parametri di scatto in qualsiasi condizione, a patto per la messa a fuoco automatica che ha necessariamente bisogno dei controlli a video.

A proposito di AF, la Nikon Z fc può acquisire video in 4K oversampled usando la piena larghezza del sensore. Inoltre pur condividendo lo stesso sensore e processore della Z50, può gestire continuamente l’AF sugli occhi mentre è in modalità di ripresa. Quando fotografa invece può combinare l’AF del viso e degli occhi, cosa che la Z50 non può fare.

I prezzi italiani: solo corpo più due versioni con obiettivi, ma c’è sempre la scheda SD da 64 GB

I prezzi italiani per questa tecnologica mirrorless con linee del passato (e che un po’ riprendono anche una DSLR amata dagli appassionati: la Nikon Df del 2013) raccontano una storia interessante.

Nikon propone il solo corpo della Nikon Z fc con una scheda SD da 64GB 667 Pro a 1.049 euro; la Nikon Z fc con l’obiettivo NIKKOR Z DX 16-50 VR Silver e scheda SD 64GB 667 Pro avrà un prezzo indicativo al pubblico di 1.189 euro; infine, la Nikon Z fc abbinata al nuovo NIKKOR Z 28mm f/2.8 SE e sempre con la scheda SD 64GB 667 Proviene offerta a 1.299 euro.

Tutte e tre le versioni della Nikon Z fc saranno disponibili in Italia a partire dal 28 luglio.